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Il cinema di Charlie Chaplin

Charlot è stato certamente il personaggio più emblematico ed influente del ‘cinema muto’ mondiale, e gli anni che vanno dal 1895 al 1927, anno in cui si verificò il definitivo avvento del sonoro, lo videro già muovere i primi importanti passi in questa direzione. “Aveva nel sorriso il pianto del mondo, e nelle lacrime faceva brillare le gioie della vita”, dicono ancora oggi di lui alcuni autorevoli critici cinematografici e d’arte in generale; Chaplin ha avuto il dono di saper commuovere e divertire, far piangere o ridere intensamente…sapeva come arrivare dritto al cuore.

Le sue idee politiche di stampo eccessivamente progressista non erano viste di buon occhio dalla stampa inglese, e nè tantomeno dai federali americani; dopo la prima mondiale di ‘Luci della Ribalta’ tenutasi a Londra, Chaplin fu infatti raggiunto da un messaggio del procuratore generale degli States che gli annullava il permesso di rientro in America, costringendolo così ad una sorta di esilio in Svizzera, successivamente ‘condonata’ dal governo statunitense che gli permise il rientro soltanto una ventina di anni più tardi.

Chi è stato Charlie Chaplin

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Charles Spencer Chaplin (Charlot) nacque a Londra il 16 Aprile del 1889 e morì in Svizzera il giorno di Natale dell’anno 1977; attore, regista, comico, sceneggiatore, compositore e cineasta, può vantare una collezione di più di novanta films di cui è autore, avendo inoltre preso parte attivamente sul set in buona parte di essi.

Fu la figura del ‘vagabondo’ a dargli la fama universale che conserva intatta ancora oggi, ovvero quel personaggio senza fissa dimora e mai capace di trovare un lavoro regolare che va in giro qua e là, vivendo di espedienti una vita povera, ma fatta di sentimenti ed amore per il prossimo; il suo disincanto nei confronti delle ingiustizie della società dava luce allo scottante tema dell’alienazione sociale delle classi più povere, sempre più emarginate nel contesto di sviluppo industriale di quell’epoca.

Film di rilievo

‘Il Monello’, vero primo film muto di cui Charlie Chaplin fu produttore, regista ed interprete nel 1921, lo consacrò definitivamente come icona del grande schermo e, a partire da quel momento, ogni cosa che toccava Charlot diventava oro, ogni sua produzione era un successo; ‘La donna di parigi (1923)’, ‘La febbre dell’oro (1925)’, ‘Il circo (1928)’ e soprattutto ‘Tempi moderni (1936), segnano le tappe più importanti del suo successo da cineasta nella prima metà della sua vita, seguìte poi da quattro anni di pausa e meritato riposo.

Dal 1940 in poi Chaplin sfornò tanti altri film di successo che hanno fatto la storia del cinema muto e non solo; ‘Il grande dittatore (1940), Monsieur Verdoux (1947), Luci della ribalta (1952), ed ‘Un re a New York’, rappresentano altri pilastri storici della sua carriera, films che ognuno di noi ha sicuramente visto almeno una volta nella vita.

Caratteristiche del cinema di Chaplin

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L’arte di Charlot è senza dubbio alcuno un grande caposaldo della cinematografia mondiale, e tantissimi attori e registi, ognuno a modo suo, hanno nel tempo saputo valorizzarla e prenderla come riferimento per le loro produzioni. La purezza e la semplicità con la quale sapeva raccontare la società degli anni 30-40 e 50, mettendo in risalto (dal suo punto di vista molto progressista e ribelle) il classismo che la caratterizzava, era davvero disarmante, e lasciava il segno in ogni tipo di spettatore.

Paulette Goddard, Sophia Loren, Jackie Coogan, Lawrence Olivier, con in cima alla lista il grande regista italiano Federico Fellini ne sono stati innamorati per tutta la vita, considerando Charlie Chaplin una specie di ‘Adamo’, ovvero il ‘progenitore’ dal quale tutti gli artisti discendono.

Suo arrivo alla settima arte

Il suo esordio vero e proprio il piccolo Charlie lo fece alla tenera età di 7 anni (1896) quando, nel corso di una recita di sua sorella Hannah in un teatro di varietà di Lambeth (piccolo sobborgo londinese), fu chiamato a sostituirla perché vittima di una improvvisa afonìa che la costrinse ad abbandonare la rappresentazione nel bel mezzo del suo svolgimento; Chaplin esordì cantando una canzone popolare dell’epoca: ‘E Dunno Where ‘E Are, ottenendo un discreto successo tra il pubblico.

Nel 1900, dopo il suo trasferimento a Manchester con tutta la famiglia, Charlie Chaplin riprese a frequentare la scuola, prendendo anche parte ad alcune rappresentazioni teatrali come la pantomima di ‘Cinderella’ (Cenerentola), messa in atto all’ Hyppodrome di Londra e nella quale ottenne un ruolo comico interpretando la parte di un gatto; da qui in avanti una serie di vicissitudini segnarono la sua lunga vita artistica, rendendolo un’icona assoluta del cinema d’epoca.

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